12 maggio 2006
Trovare lavoro? Un gioco da ragazzi
Studi, ti laurei, possibilmente in una università prestigiosa col massimo dei voti e in tre anni, fai un master, un posto lo trovi. A progetto, temporaneo, ma lo trovi. Scrivi un bel CV, evidenziando tutte le tue brave competenze, i lavoretti che hai fatto, gli stages, i work project e compagnia bella. Poi ti trovi al colloquio e al tuo compagno di scuola superiore che invece di andare a scuola andava sempre in sala giochi a fumare di nascosto (ai miei tempi si poteva) e a fare il record di Tetris (già, ai miei tempi a per giocare a Tetris si andava in sala giochi) siene assunto. Tu con la tua bella laurea in gestione amministrazione controllo risorse umane, disumane e animali, il master in business development self motivation proactivity and control of international marketing, vieni rispedito a casa. Come mai? Perché non basta il tuo bellissimo curriculum scritto dall’amico esperto che lavora per Manpower e impaginato dall’amica grafica che lavora nella gnùeconomi per far capire all’azienda se sei il candidato perfetto. Vogliono che tu abbia un blog (oddìo, leggessero questo non so lo stesso che chance avrei). Ti fanno un test. Stabiliscono degli assessment level. Fanno le selezioni tridimensionali! (Sarà doloroso?) Inventano videogiochi in cui simulano cose che non arrivo a comprendere pur di non dare un posto di lavoro normale a persone normali che cercano di fare una vita normale. Però sono proattivo (che è termine fra i più in voga fra i manager delle risorse umane: non sapete cosa vuol dire? siete ignoranti!) ci voglio provare: a quanti punti si vince un co.co.pro?
Posted by .:[sundaydriver]:. ::
11:46 AM ::
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