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.:[sunday driver]:.onde concentriche di idee che si propagano con impulsi elettrici...discussioni a distanza...guidando piano per godersi il paesaggio...lasciando che da dietro suonino i clacson 26 aprile 2006ma che liberazione...Mi aspettavo una Liberazione diversa; speravo che il 25 aprile, quest’anno, fosse una festa che riunisse la parte civile e democratica del paese, e che questa parte fosse una maggior parte, e che ciò apparisse anche dal risultato elettorale di un paio di settimane fa. Ma le cose sono andate diversamente. La parte civile e democratica di questo paese non esiste. Una maggioranza risicatissima darà vita a un governicchio impallato dalle scadenze istituzionali prima, dai mondiali di calcio poi, dalla guerra per le poltrone da subito. Che tristezza. Ma che tristezza vedere, il 25 aprile, bruciare la bandiera con la stella di David. Che non rappresenta solo lo stato d’Israele, ma anche tutti coloro che sono morti o sono stati deportati nei campi di concentramento, come il padre della Moratti, che i fischi di certi imbecilli non se li meritava. Oddio, pover’omo, non si merita nemmeno di avere una figliola così, probabilmente, o forse sì, io non lo conosco: certo è che il 25 aprile del 45 l’Italia si è liberata dal nazifascismo, che era male ben peggiore dell’ultimo governo circense del nano lombardo. Per fischiare la Moratti ci saranno altre sedi: tanto qualche comizio lo dovrà fare, visto che si è candidata a fae il sindaco di Milano. E dov’ erano quelli che urlavano “fuori dal corteo i fascisti” mentre arabi islamici e imbecilli dell'estrema sinistra - loro amici - strumentalizzavano la festa della nostra resistenza a uno dei regimi più sanguinari della storia bruciando una bandiera d’Israele? Se almeno loro avessero avuto il buon senso di “mandar fuori i fascisti dal corteo”, o se almeno loro non si fossero presentati, forse ci saremmo dimostrati un po’ più civili e democratici. Tutto questo il 25 aprile che doveva essere la festa di chi sperava in un'Italia migliore dopo cinque anni del peggior governoi della storia recente. Forse sono io a testa in giù. O forse c’è un pezzo di mondo a rovescio. Ma tutto ciò mi mette addosso tristezza e inquietudine. |
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Das Leben ist ganz zu kurz, um schlechten Wein zu trinken
J.W. von Goethe