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.:[sunday driver]:.onde concentriche di idee che si propagano con impulsi elettrici...discussioni a distanza...guidando piano per godersi il paesaggio...lasciando che da dietro suonino i clacson 29 agosto 2005Speriamo nell'autunnoCon oggi comincia l’autunno. Non in senso astronomico, per quello mancano ancora poche settimane. Per me l’autunno inizia col campionato di calcio, ridotto a una buffonata, giocato sempre più nei tribunali e nelle prefetture piuttosto che sui campi, ma che ancora tiene molta gente, me compreso, davanti ai vari digitali terrestri, analogici satellitari, telefonini e chi più ne vuole più ne ha. Certo che 90° minuto era un’altra cosa: due ore per vedere i gol con quel Bonolis lì, palesemente e dichiaratamente interista, fanno un po’ venire il latte alle ginocchia. La nota positiva è la vittoria della mia “maggica” sul difficile e sabbioso Granillo di R.Calabria, pur col bizzoso e stronzo Cassano in panchina. Ma magari di post sul calcio ne metto più avanti, non volevo parlare di questo. Volevo parlare dell’autunno. Rientrato nella domus parentis a fine luglio già pregustavo un estate tranquilla a casa, tinozzone, passeggiate coi cani, un po’ di mare, la tesi, le traduzioni, cene e serate con gli amici, ore di tranquillità con Pesca, che era tanto non ci si vedeva. Infatti la prima settimana è andata così. Poi invece l’incidente di Sergio (sta meglio, la gamba si sta piano piano rimettendo a posto, se non altro dal punto di vista delle ossa), la fuga dei cani, con conseguenti 10 giorni di accanite (è proprio il caso di dirlo) ricerche, stress, ansie. Jof non si trova, e ogni volta che sento un temporale in lontananza mi viene da pensare a questa bestia che quando sente i tuoni ha una paura sfottuta e cerca rifugio sotto qualsivoglia riparo. E di temporali, in questa non – estate (che così è stata, anche per il tempo), ce ne sono stati svariati. Anche oggi il Tirreno pubblica la foto di Jof, ma non ha voluto scrivere che siamo addirittura giunti a mettere una taglia (100 €). Credo che più di così non si potesse fare per ritrovarlo, ma la sensazione è brutta lo stesso, come aver perso uno di famiglia. E l’unica cosa da fare ora è buttarsi a capofitto sulla tesi, aspettare con la porta aperta un guaito familiare vicino al cancello. Ho riscoperto Mozart, l’ho sempre considerato troppo freddo e poco geniale, gli ho sempre preferito Beethoven. Ora mi faccio compagnia con la sinfonia 36 (Linzer) e la 39, e Brina che sonnecchia sul tappetino accanto al letto e vicino alla scrivania. I cinghiali sono scesi molto in basso, ieri sera me ne sono trovato uno davanti alla macchina mentre tornavo a casa, pesava forse più di 100 kg. Il profumo di sottobosco è più forte e umido, le cicale cantano ancora, ma meno. E stasera all'ora di cenasarà già buio. E' finita un'estate che non c'è mai stata. |
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Das Leben ist ganz zu kurz, um schlechten Wein zu trinken
J.W. von Goethe