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.:[sunday driver]:.onde concentriche di idee che si propagano con impulsi elettrici...discussioni a distanza...guidando piano per godersi il paesaggio...lasciando che da dietro suonino i clacson 01 agosto 2005Buon mese d'agosto a tuttiE per allietare con profumi indescrivibili - vista anche la tarda ora notturna che non mi fa voglia di sforzarmi a pensare a qualcosa d'intelligente da scrivere... ecco in esclusiva una delle più belle pagine della letteratura italiana A.D. 2005, scritta da un intellettuale fra i più in voga e fra i più capaci - a suo dire - di fare meglio qualsiasi cosa che riguardi la pagina scritta. Da La misteriosa fiamma della regina Loana, di Umberto Eco, ed. Mondolibri su licenza RCS, (c), 2004, pp. 87 - 89: in tondo virgolettato metto le citazioni, mentre i corsivi sono miei "Mi sono accovacciato, nel gran silenzio meridiano, rotto solo da alcune voci d'uccelli e dal frinire delle cicale e ho defecato [...] Gli esseri umani amano il profumo dei propri escrementi ma non l'odore di quelli altrui. In fondo sono parte del nostro corpo." (ah, che profondità di pensiero...che testa che ha quest'uomo!) "Stavo provando una soddisfazione antica. Il movimento calmo dello sfintere, tra tutto quel verde, mi richiamava confuse esperienze precedenti" (per chi non ha avuto la fortuna di leggere il libro, l'io narrante è quello di un personaggio smemorato che - guarda caso - ricorda poco più che una serie di citazioni da vari autori e niente o quasi del proprio passato. Guarda caso questo personaggio traffica in libri antichi e viene dal Piemonte - giusto per non rinunziare mai all'autoreferenzialità) "O è un istinto della specie" (sì, Umberto, lo è) "[...] Forse stavo semplicemente godendo di un un piacere già provato dall'uomo di Neandertal" (naah, quelli so' scomparsi perchè je so' scoppiate le interiora...) "Lui (lo stitico preistorico) doveva avere meno memoria di me, non sapeva neppure chi fosse Napoleone" (chissà come mai...) Qui si supera... "Mi sono rialzato e ho guardato le mie feci. Una bella architettura a chiocciola, ancora fumante. Borromini." (nell'immagine la soddisfatta espressione di Borromini entusiasta per essere stato citato dal grande scrittore ed essere le sue opere accostate nientepopodimeno che alle auliche feci del noto semiologo italiano) Insomma, per Eco la merda di Eco è opera d'arte, e che opera d'arte ... addirittura Borromini! E, per concludere, un pezzo che vale da solo il prezzo del libro, e che mi ha fatto rimpiangere gli innumerevoli sforzi da me profusi nella lettura della "Recherche" di Proust. " La cacca non era ancora il mio infuso di tiglio - e avrei voluto ben vedere, come potevo prendere di condurre la mia recherche con lo sfintere?" (oddio, di gente che conduche recherches con lo sfintere ce ne sono parecchie, non certamente l'Altissimo Professor Eco, non voglio dire questo: certo lo sfintere è un canale molto utilizzato per raggiungere successi nel campo della ricerca, ma ciò vale soprattutto per i più giovani). Le considerazioni fatele voi; il libro ha avuto un enorme successo di vendite, come tutti i libri di quello scrittore, che nel suo campo è figura d'indiscussa e indiscutibile autorità. Certo avrei preferito leggere qualcosa di più interessante che la descrizione autoreferenziale dei prodotti del suo intestino, magari qualche altro illuminante saggio in cui ci spiega quanto sia veramente bravo e capace. Ad maiora. |
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Das Leben ist ganz zu kurz, um schlechten Wein zu trinken
J.W. von Goethe