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23 gennaio 2006
Milano calibro 9
Complice il malanno di stagione che mi costringe fra le mura domestiche da un paio di giorni - sebbene di cose ne avrei da fare tante, a cominciare dalla ricerca di un impiego stabile e ben remunerato, o della pietra filosofale, che forse sarebbe più semplice - almeno comincio a smaltire qualcuno dei libri che ho trovato sotto l'albero. E siccome, appunto, non posso passare tutta la giornata al computer a inviare curriculum (o curricula, come dicono coloro che hanno fatto studi classici), riprendo il blog per dare conto di questa nuova edizione di un classico della letteratura noir italiana. Milano calibro 9, di Giorgio Scerbanenco, è una raccolta di 22 racconti brevi, asciutti, duri. Ambientati nella provincia italiana negli anni intorno al 1966, ma soprattutto a Milano e in Lombardia, sembrano ispirati direttamente a degli articoli di cronaca nera che tanto appassionavano l'Italia pre - reality show. Si parla di morti ammazzati nelle maniere più disparate, ma anche di orgoglio, di accettazione della responsabilità, dell'inevitabilità soggettiva del delinquere, del delitto per amore. Il tutto con un linguaggio asciutto e formale, d'altri tempi; la parola più forte che viene utilizzata nel libro è "pappone"; per il resto, neanche una volgarità. E potrebbe anche ricordarci che certe efferatezze le commettevamo anche noi, una volta, anzi le commettiamo tutt'ora: non solo gli slavi e gli zingari, o i più generici "extracomunitari" (mai intesi nel senso degli svizzeri o degli americani, però, che quella è criminalità d'altra pasta)che vengono accusati di ogni bestialità che viene commessa oggidì. Onestamente non sono un grande appassionato del genere giallo o noir, ma questi racconti, forse per la loro brevità, forse per la curiosità di come avesse fatto un ucraino a diventare uno dei maggiori esponenti della letteratura criminale italiana, li ho letti volentieri e mi sono piaciuti. Se non avete letto niente di Scerbanenco (nato a Kiev nel 1911, morto a Milano nel 1969) e avete voglia di leggere qualcosa di non troppo impegnativo, questo volume è quello giusto.
Posted by .:[sundaydriver]:. ::
10:19 PM ::
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